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Giornata della memoria

Prendete i cinque sensi, prendete un campo di concentramento immaginario, prendete 250 ragazzi: ora mischiate gli ingredienti ed ecco una diversa giornata della memoria. Quale modo migliore di ricordare qualcosa, rievocarla, se non quello di riviverla, ricrearla? Allora i sotterranei della parrocchia San Paolo di Ravenna sono diventati lo scenario di un'esperienza sensoriale.


All'inizio i ragazzi, divisi in piccoli gruppi, sono stati guidati verso il "campo". Alla soglia, èstato affibbiato loro uno dei distintivi identificativi del lager, poi gli è stato dato un pezzo di pane molto secco (primo senso: gusto), sono stati bendati e guidati lungo un percorso tortuoso, hanno vissuto la perdita dell'equilibrio (secondo senso: tatto). Entrati nei sotterranei, hanno sentito in una stanza i rumori potentissimi della guerra e ordini impartiti (terzo senso: udito). Tolta loro la benda, hanno visto un video sugli orrori dell'Olocausto (quarto senso: vista). Tutto il percorso era invaso dagli odori pestilenziali del lager (quinto senso: olfatto)

Siamo partiti alle 9 e abbiamo proseguito per tutta la giornata. Tutte le classi, a turno, hanno fatto questo percorso ma non solo. Sono stai nostri ospiti, anche due classi delle scuole superiori di Ravenna. Alla fine, ai partecipanti verrà donata anche la storia di un sopravvissuto, per chiudere il cerchio e l’immedesimazione.
Forse, col sesto senso, i ragazzi hanno percepito qualcosa nel profondo: una immensa storia dolorosa da non dimenticare. Anzi ... ne siamo certi

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